domenica 23 dicembre 2007

Meta-carnevale

Ho scoperto recentemente un illuminante saggio di Italo Calvino pubblicato nel 1970, dal titolo Il mondo alla rovescia.

Calvino sviluppa il tema del Carnevale e della vita carnevalesca e introduce le sue tesi citando, a sua volta, un lavoro di Michail Bachtin sulla poetica di Dostoevskij in cui si trova una interessante definizione del Carnevale.

Riporto alcuni brani del testo di Bachtin a sua volta citati da Calvino (quoto Calvino che quota Bachtin...) e suggerisco al paziente lettore di questo blog di fare il seguente esercizio: sostituire la parola Carnevale con la parola Metaverso...

Quote:

Il carnevale è uno spettacolo senza ribalta e senza divisione in esecutori e spettatori. Nel carnevale tutti sono attivi partecipanti, tutti prendono parte alla azione carnevalesca. Il carnevale non si contempla e non si recita: si vive in esso, si vive secondo le sue leggi, finchè queste leggi sono in vigore, cioè si vive la vita carnevalesca. Ma la vita carnevalesca è la vita tolta dal suo normale binario, è in una certa misura una vita all'incontrario, un mondo alla rovescia.

... le leggi, i divieti e le limitazioni che determinano il regime e l'ordine della vita normale, cioè extracarnevalesca, durante il Carnevale sono aboliti; è abolito anzitutto l'ordinamento gerarchico e tutte le forme ad esso collegate di terrore, devozione, pietà, etichetta e così via, cioè tutto ciò che è determinato da una ineguaglianza gerarchico-sociale o di qulsiasi altro tipo (compresa quella dell'età).

E' abolita qualsiasi distanza tra le persone ed entra in vigore una particolare categoria carnevalesca, il libero contatto familiare tra gli uomini. Questa categoria del contatto familiare determina anche il particolare carattere di organizzazione delle azioni di massa, e il libero gesticolare carnevalesco, e la franca parola carnevalesca.

e ancora, parlando della società cernevalesca nel Medioevo,

Si può dire che l'uomo medievale viveva due vite: una ufficiale, monoliticamente seria ed accigliata, sottomessa ad un rigoroso ordine gerarchico, piena di paura, dogmatismo, devozione e pietà e un'altra carnevalesca, di piazza, libera, piena di riso ambivalente, di sacrilegi, profanazioni, degradazioni e oscenità, di contatto familiare con tutto e con tutti. Entrambe queste vite erano legalizzate, ma divise da rigorosi confini temporali.


Davvero interessante...

;-)



2 commenti:

  1. wow! che bel passo hai segnalato, davvero notevole il suo parallelismo con il metaverso :)

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  2. Bravo!

    Credo che tu abbia azzeccato la questione già prima di tanti intelletuali.
    Complimenti!
    TR<>JSR

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