La nostra idea di libertà è inevitabilmente limitata allo spettro del possibile e cioè a tutto ciò che possiamo far accadere all'interno di un determinato contesto.
Il contesto è un inviluppo di vincoli che delimitano lo spazio logico delle nostre azioni.
L'impossibilità di percepire, da dentro, l'esistenza del contesto ci fornisce l'illusione dell'assenza di vincoli e quindi di una libertà senza limiti.
Percepire l'esistenza del contesto e del limite implica la possibilità di poter uscire dal contesto e di poter effettuare confronti tra contesti differenti.
Come se il nostro buon Avatar, insoddisfatto del suo peregrinare nel metamondo, si decidesse un giorno di sbucare fuori dallo schermo e di proiettarsi nel cosiddetto mondo reale.
Solo in quel momento comprederebbe che la sua infinita libertà - nel metaverso - è stata sempre racchiusa dai quattro lati di un piccolo monitor bidimensionale.
Siamo assolutamente liberi di fare tutto ciò che possiamo...
...e non c'è nessuna contraddizione tra libertà e schiavitù:
individui perfettamente liberi possono, allo stesso tempo, essere soggiogati dal più terribile dei dittatori.
Il contesto è un inviluppo di vincoli che delimitano lo spazio logico delle nostre azioni.
L'impossibilità di percepire, da dentro, l'esistenza del contesto ci fornisce l'illusione dell'assenza di vincoli e quindi di una libertà senza limiti.
Percepire l'esistenza del contesto e del limite implica la possibilità di poter uscire dal contesto e di poter effettuare confronti tra contesti differenti.
Come se il nostro buon Avatar, insoddisfatto del suo peregrinare nel metamondo, si decidesse un giorno di sbucare fuori dallo schermo e di proiettarsi nel cosiddetto mondo reale.
Solo in quel momento comprederebbe che la sua infinita libertà - nel metaverso - è stata sempre racchiusa dai quattro lati di un piccolo monitor bidimensionale.
Siamo assolutamente liberi di fare tutto ciò che possiamo...
...e non c'è nessuna contraddizione tra libertà e schiavitù:
individui perfettamente liberi possono, allo stesso tempo, essere soggiogati dal più terribile dei dittatori.
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