sabato 18 luglio 2009

Ordine, disordine, ...

Quando un sistema sociale raggiunge una configurazione ordinata, smette di progredire, di crescere.

Il sistema diviene rigido, inerziale, si assesta nella sua posizione di equilibrio ed entra in un ciclo-limite senza possibilità di ulteriori variazioni, senza la possibilità di esplorare nuovi territori nello spazio delle fasi.

Per raggiungere configurazioni a maggiore efficienza, il sistema deve passare attraverso il disordine ricevendo un impulso dall'esterno.

Il disordine rende liquido il sistema permettendogli così di assumere una nuova forma, una nuova struttura plasmata secondo uno schema nuovo, un ordine nuovo.

La crisi non è altro che il passaggio dal vecchio ordine al nuovo ordine, attraverso il disordine.




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