1. Il corpo S si sviluppa e cresce richiedendo sempre maggiori quantità di sangue.
2. Il corpo S, però, non è in grado di produrre da solo il proprio sangue.
3. Il corpo S ottiene il sangue di cui ha bisogno prelevandolo da un parassita B con il quale vive in stretta simbiosi.
4. Il parassita B ha la singolare (e unica) capacità di poter creare il sangue dal nulla e senza nessuno sforzo.
5. Il parassita B produce sangue e lo trasferisce al corpo S che così continua a crescere.
6. Ogni volta che il corpo S ottiene del sangue, deve impegnarsi a restituirlo al parassita B per una quantità leggermente maggiore di quella ricevuta e dopo un certo tempo stabilito.
Si noti, en passant, che questo surplus di sangue non può essere creato dal corpo S e non è stato e non sarà mai creato dal parassita B.
7. Non potendo produrre il surplus di sangue che deve restituire al parassita B, al corpo S non resta nessuna alternativa se non quella di continuare a crescere per poter richiedere in prestito quantità sempre maggiori di sangue secondo lo schema imposto dal parassita B.
8. Il ciclo si ripete fino al punto di massima espansione del corpo S e quindi alla impossibilità per lo stesso di poter promettere la restituzione di tutto il sangue ricevuto e di tutto il surplus che non ha mai ricevuto e che non può produrre da solo.
9. A questo punto il corpo S esplode e si autodistrugge (per eccesso di crescita ed eccesso di sangue in circolazione) e il parassita B divora tutti i brandelli del corpo S diventando più grande e più potente di prima.
10. Il parassita B si muove lentamente alla ricerca di un nuovo piccolo corpo a cui attaccarsi per poterne alimentare la crescita mediante un costante debito di sangue.
2. Il corpo S, però, non è in grado di produrre da solo il proprio sangue.
3. Il corpo S ottiene il sangue di cui ha bisogno prelevandolo da un parassita B con il quale vive in stretta simbiosi.
4. Il parassita B ha la singolare (e unica) capacità di poter creare il sangue dal nulla e senza nessuno sforzo.
5. Il parassita B produce sangue e lo trasferisce al corpo S che così continua a crescere.
6. Ogni volta che il corpo S ottiene del sangue, deve impegnarsi a restituirlo al parassita B per una quantità leggermente maggiore di quella ricevuta e dopo un certo tempo stabilito.
Si noti, en passant, che questo surplus di sangue non può essere creato dal corpo S e non è stato e non sarà mai creato dal parassita B.
7. Non potendo produrre il surplus di sangue che deve restituire al parassita B, al corpo S non resta nessuna alternativa se non quella di continuare a crescere per poter richiedere in prestito quantità sempre maggiori di sangue secondo lo schema imposto dal parassita B.
8. Il ciclo si ripete fino al punto di massima espansione del corpo S e quindi alla impossibilità per lo stesso di poter promettere la restituzione di tutto il sangue ricevuto e di tutto il surplus che non ha mai ricevuto e che non può produrre da solo.
9. A questo punto il corpo S esplode e si autodistrugge (per eccesso di crescita ed eccesso di sangue in circolazione) e il parassita B divora tutti i brandelli del corpo S diventando più grande e più potente di prima.
10. Il parassita B si muove lentamente alla ricerca di un nuovo piccolo corpo a cui attaccarsi per poterne alimentare la crescita mediante un costante debito di sangue.
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