Possiamo rappresentare la nostra vita come un Gioco in Forma Estesa e cioè come un Albero finito con radice che rappresenta, nei vertici, i punti di snodo decisionale e, negli archi, le scelte possibili che - di volta in volta - siamo chiamati a compiere (le cosiddette scelte della vita).
Sui vertici terminali dell'albero (le foglie) , abbiamo l'esito, il risultato, la conclusione del gioco a cui arriviamo dopo una successione (finita) di scelte.Da una unica radice, quindi, arriviamo ad una delle (tante) possibili foglie.
In ogni punto di snodo ciascuno di noi è chiamato a scegliere uno degli archi che sono a disposizione per passare al nodo successivo.
In questo contesto, possiamo rappresentare la Libertà come il soddisfacimento delle due seguenti condizioni di gioco:
1) in ciascun punto di snodo, sono visibili al giocatore tutti gli archi possibili (i.e. non ci sono archi nascosti)
2) in ciascun punto di snodo, le probabilità di scelta di ciascun arco dipendono solo dalla strategia del giocatore (i.e. il giocatore non è condizionato)
La prima condizione di libertà è, di fatto, un caso particolare della seconda.
Infatti, se non posso vedere tutti gli archi uscenti da un punto di snodo (cioè esistono archi nascosti che non posso scegliere semplicemente perché non ne immagino neanche l'esistenza) sono, a tutti gli effetti, condizionato nella scelta perchè gli archi nascosti hanno probabilità zero indipendentemente dalla mia strategia.
Se poi esiste anche un condizionamento esplicito (seconda condizione) vuol dire che sono sottoposto anche ad una pressione esterna affinchè orienti la mia scelta solo (o preferibilmente) su alcuni archi decisionali tra tutti quelli visibili ai miei occhi.
Nel primo caso la limitazione della libertà e implicita, indiretta e apparentemente non-violenta.
Nel secondo caso è esplicita, diretta e probabilmente anche violenta.
Il risultato finale però non cambia:
il giocatore viene orientato su un particolare percorso di gioco a prescindere dalla sue reali intenzioni e, di fatto, gioca il gioco di un altro.