venerdì 16 aprile 2010

Una storia vera

Io sono il padre.

Davanti a me, posata tra le lenzuola e il cuscino, la piccola faccia buona di mio figlio.

Gli sto leggendo una storia.

Mi coinvolgo, interpreto, faccio le voci dei personaggi, enfatizzo.

Ogni tanto distolgo lo sguardo dal libro e mi volto verso di lui.

Osservo i suoi occhi grandi, sgranati, in attesa.

La sua serena arrendevolezza mi commuove.

Penso alla bellezza di questo attimo, di questa sintonia silenziosa.

E torno ad immergermi nella storia, che ora anche io credo vera.

Perchè è vera nella sua mente.

giovedì 8 aprile 2010

Eterno log-off

Perchè il nostro corpo biologico si deteriora e muore ?

Perchè non viviamo in eterno e sempre in buona salute ?

A cosa serve la morte ?

Che vantaggio trae, la specie umana, da questa continua sostituzione di individui, da questo continuo ricambio ?

Perchè tutto questo spreco, questa dispersione di energie vitali ?

La fatica che gli individui compiono in tutta una vita per arrivare ad una comprensione del mondo, ad una visione coerente e sensata, ad una prassi accettabile... viene vanificata in poco tempo dalla necessità incombente della vecchiaia e della fine.

Perchè ?

E' come se - nel Metaverso - dopo un tot di accessi, ogni Avatar venisse improvvisamente cancellato, rimosso, eliminato dal sistema e, per continuare a giocare, ciascuna "anima" dovesse procurarsi un nuovo nick-name, un nuovo personaggio e rifarsi - da capo - tutta la trafila del niubbo, con l'inventario vuoto, senza più vestiti ed oggetti.

Non avrebbe nessun senso logico.

E infatti, nel Metaverso, la morte, semplicemente, non esiste.

Perchè non è coerente con la filosofia e l'economia del gioco che prevede, al contrario, una continua accumulazione di conoscenza e di esperienza da parte di individui persistenti in grado di resistere senza sforzo alla aggressione del tempo.