sabato 31 ottobre 2009

Il Re (di denari)

Il sistema sociale contemporaneo è composto da milioni di individui (agenti) iper-specializzati che forniscono, ciascuno, un contributo specifico e infinitesimo al processo vitale complessivo del sistema stesso.

La iper-specializzazione consente alla società di raggiungere obiettivi sempre più complessi ma non consente più al singolo individuo di poter provvedere autonomamente alla propria sopravvivenza.

Per sopravvivere, il singolo individuo deve acquisire beni e servizi da altri individui del sistema (il cardiochirurgo deve acquistare il pane dal panettiere, i vestiti dal sarto e la casa dal muratore).

L'iper-specializzazione implica necessariamente il passaggio da una economia di sussitenza ad una economia basata sullo scambio.

L'individuo fornisce al sistema il proprio lavoro specializzato e il sistema (la rete organizzata di tutti gli individui) fornisce all'individuo i mezzi di sussitenza di cui ha bisogno per sopravvivere e continuare a fare il proprio lavoro.

Il denaro è il mezzo universale che consente gli scambi.

Il denaro trasforma le scomode transazioni lineari del baratto (merce contro merce) in transazioni triangolari ad altissima efficienza (merce contro denaro --> denaro contro merce) distribuendo le transazioni del baratto nello spazio e nel tempo:

vendo la merce che io ho prodotto qui e adesso e ottengo il denaro che utilizzerò domani e altrove per comprare la merce prodotta da altri che io non sono in grado di produrre da solo.

L'economia di scambio in un sistema composto da individui iper-specializzati ha dunque bisogno del denaro un po' come il corpo umano ha bisogno del sangue per portare ossigeno ai tessuti e consentire il loro regolare funzionamento.

Chi ha in mano il privilegio (sovrano) di creare il denaro e di regolarne la circolazione, ha dunque il controllo totale del sistema e, indirettamente, di ciascun singolo individuo.

Lo stesso potere che il sovrano assoluto (il Re) aveva sul suo regno e sui suoi sudditi.

sabato 24 ottobre 2009

Gioco coesivo

Nei giochi cooperativi ad utilità trasferibile, i cosiddetti tu-games, si cercano tutte le distribuzioni della utilità collettiva che consentono a ciascun singolo giocatore, o a coalizioni di giocatori, di ritenere vantaggiosa la cooperazione globale rispetto al gioco singolare o di coalizione.

Il gioco si dice coesivo quando tende a favorire - appunto - la coesione tra i giocatori potendo garantire a ciascun giocatore un vantaggio individuale collegato alla (distribuzione della utilità globale generata dalla) cooperazione.

In parole povere: la cooperazione si realizza solo quando i singoli possono trarne un vantaggio.

Ciò avviene quando esiste effettivamente una differenza positiva tra il valore del tutto e la somma dei valori delle parti.

Quando cioè il sistema globale è in grado effettivamente di produrre un valore maggiore della somma dei valori prodotti dalle singole parti ed esiste almeno un modo razionale per distribuire il valore complessivo tra tutti i membri del sistema in modo tale da mantenere vantaggiosa per ciascuno la scelta della cooperazione.

Applichiamo queste considerazioni al nostro piccolo mondo:

In questo momento la popolazione del pianeta è suddivisa in tante Nazioni ciascuna impegnata a massimizzare la propria utilità.

Il gioco non è (ancora) coesivo a causa della (ancora per poco) elevata utilità raggiungibile autonomamente da ogni singola Nazione rispetto all'utilità che la stessa Nazione potrebbe ottenere cedendo la sua sovranità ad una Super-Nazione globale.

Questa crisi, però, sta provocando un significativo crollo delle utilità delle singole Nazioni e potrebbe giungere ad un punto in cui la ridottissima utilità nazionale viene di gran lunga superata dalla vantaggiosa prospettiva di diventare parte di un sistema sempre più ampio.

Come a dire: non potendo realizzare la coesione planetaria elevando l'utilità globale del sistema, si riducono le utilità nazionali fino al raggiungimento di un livello molto più basso in cui la somma delle utilità nazionali risulta minore della utilità globale dell'intero pianeta.

A quel punto, e solo a quel punto, le singole Nazioni invocheranno a gran voce la nascita dell' Unica Grande Nazione per poter attingere alla loro quota di utilità e migliorare la propria situazione.

A quel punto il gioco diventerà coesivo.

"And the World will be as One".

domenica 18 ottobre 2009

Voi cosa pensate di fare ?

Se la funesta previsione ( http://tinyurl.com/yllx6hm ) che il politologo russo Igor Panarin formulò per la prima volta nel 1998 dovesse rivelarsi esatta ( lo scopriremo presto !! )

voi cosa pensate di fare ??

Il crollo dell'economia USA - infatti - se avverrà come previsto da Panarin - non sarà indolore e provocherà un cataclisma globale che attraverserà anche l'Unione Europea e anche la fragilissima Italia.

Cosa succederà ?

Quali saranno le reazioni ?

E voi, con la vostra vita privata, quotidiana, familiare, particulare, ... cosa farete ?

Offro lo spazio di questo blog per discutere assieme, per mettere assieme le idee, per valutare assieme il rischio e le strategie di sopravvivenza.

Oppure per smentire in modo categorico, argomenti alla mano, e scoprire che molto di questo allarmismo è fondato sul nulla e quelli come il signor Panarin o sono degli spostati o sono in malafede.

Parliamone, però.

Se volete.

Se vi interessa.

Se pensate che valga la pena.

Altrimenti... aspettiamo che gli eventi si spieghino da soli.